Informazioni essenziali
Nome: corruzione di Arenula (c’è anche via e largo), dal latino renula ("sabbia sottile"); rione su riva s. del fiume e coperto di sabbia lasciata dal Tevere dopo frequenti piene (anche vic. del Polverone); oggi, rive del fiume con mura realizzate ad inizi XX per prevenire inondazioni.
Stemma: cervo; rione famoso per artigiani, dalle cui attività hanno preso nome molte strade; rinomati conciatori di pelli e artigiani del cuoio, che usavano pelli di cervo per abiti, donde stemma.
Più di qualsiasi altro rione, molte strade, vicoli e piazze con nome a botteghe o laboratori che vi si trovavano (v. dei Giubbonari, Chiavari, Baullari, Pettinari, Catinari, Balestrari, Cappellari).
Nell'antica Roma, area in Regio IX, corrispondente all'estremità meridionale del Campo Marzio.
Nel Medioevo, Regio Arenule et Chacabariorum, riferito ai chacabariis, calderai, che facevano pentole e utensili da cucina, anche due chiese locali ne portano nome: S. Maria in Cacaberis (ora S. Maria de' Calderari), e S. Salvatore in Cacabariis, nome cambiato in S. Maria del Pianto nel XVI.