domenica 19 dicembre 2010

18 dicembre, passeggiata al Rione Campitelli

Colpiti da improvvisa fortuna, abbiamo fatto una bella passeggiata di sole sul Campidoglio e dintorni.
Mi premeva sfatare la cattiva fama del Vittoriano e del monumento al Milite Ignoto, il più criticato dei monumenti romani, ma anche il più visitato dai turisti. Ho cercato di mettere in evidenza il simbolo che rappresenta e la mentalità che avevano i governanti del primo Novecento, quando hanno costruito l’Altare della Patria. Unità e libertà appena conquistate dal nostro paese volevano che fossero ben visibili, anche con la retorica dell’epoca, allora e alle generazioni future, tra cui la nostra (e ce n’è bisogno!).
I Romani, abbastanza disattenti, ormai non se ne curano più dell’enorme “macchina da scrivere” (come chiamano il “Vittoriano”) e, se ci vanno per caso (mostre varie all’interno), facciano mente locale a quanto è costato, non solo in soldi, ma soprattutto in amore per quello che siamo, cioè “italiani” (Itagliani, per alcuni, vate voi), senza retorica politica inutile, ma con una punta d’orgoglio, almeno da parte mia.

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