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Salita alla Rocca Savella |
Rione e passeggiata impegnativa, quella di sabato scorso, perché ha comportato un racconto di vicende piuttosto complicate da ricordare ai partecipanti: il fiume di Roma, con annessi i muraglioni, che non contribuiscono a rendercelo familiare, l’isola Tiberina, i porti fluviali e mulini, scomparsi, ma ancora attivi alla fine dell’800; il quartiere portuale e commerciale in epoca romana (Foro Boario) e la “ripa greca”, abitato da funzionari bizantini dal VI secolo.
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Ercole, fregio dell’Arco degli Argentari |
I partecipanti si sono molto meravigliati di quante piccole memorie restino del Medioevo, oltre ai templi romani (di Portunus e di Ercole Vincitore, l’Arco di Giano e quello degli Argentari) e le chiese di S. Giorgio al Velabro e S. Maria in Cosmedin.Quel che li ha incuriositi di più è stata l’ascesa all’Aventino con la salita di via della Rocca Savella, oltre alla meraviglia finale di S. Sabina.
Mi rendo conto dello sforzo a cui ho sottoposto i partecipanti alla passeggiata, ma li ho rincuorati perché parte dei monumenti visti saranno rivisitati da chi vorrà accompagnarmi nelle passeggiate del prossimo programma a tema su “Roma medievale” (ottobre-dicembre 2011).
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