Sabato 26 giugno Massimo Micarelli dà il via al programma di "Serate Romane": visite guidate notturne di Roma, passeggiate in alcuni luoghi della città per passare insieme una piacevole serata alla ricerca del fresco e di un buon gelato.
Per per partecipare è necessario inviare una mail (micarelli_m@yahoo.it) o un sms (333.22.900.96.) entro il 25 giugno.
Vi ricordo che la partecipazione alle passeggiate è gratuita, ma è comunque gradito un contributo libero (max 5 euro.
Tra le tappe della passeggiata anche la Fontana delle Tartarughe di Piazza Mattei. Ecco una breve scheda sulla fontana preprata da Massimo:
Tangibile esempio dell'autorità che aristocrazia poteva esercitare su amministrazione civica.
Diramazione di Aqua Virgo a p.za Giudia attorno a 1580, ma in piazzetta nei pressi vivevano Mattei, non con stessa influenza d’altre famiglie famose, come Colonna o Barberini, ma abbastanza da convincere card. a deviare conduttura, così da usare acqua per fontana davanti a loro residenza.
Come al solito, a occuparsene Della Porta, che disegnò qualcosa di meno maestoso delle precedenti opere, più proporzionato a piccola piazza, ma comunque molto elegante.
Cinque piccoli catini, uno classico in alto e quattro di foggia insolita in basso, agli angoli; su ciascuno di quelli inferiori, la cui forma ricorda conchiglia alquanto concava, poggia piccolo delfino, sul quale siede giovane figura maschile che solleva braccio in aria; tanto delfini che figure maschili di bronzo del fiorentino Taddeo Landini; delfini avrebbero dovuto essere 8; 4 mai usati.
In origine, poggiava su base formata da pochi gradini, secondo modello tradizionale dellaportiano.
Insolita composizione di gruppi bronzei molto diversa da quelle costruite fin’allora e gente colpita da risultato, anche per varietà colori: catino sommitale grigio scuro (bigio africano), balaustro bianco venato di grigio, piccoli catini in basso screziati di grigio, rosso, bianco, statue bronzo.
Nel 1659, Alessandro VII la fa restaurare e a 4 figure (dita non toccavano bordo catino, forse per modifiche a costruzione avviata) aggiunte 4 tartarughe di bronzo in modo da riempire spazi vuoti; nome mutò in "delle Tartarughe"; papa fa togliere base, rimpiazzandola con piccola vasca a terra, che allargò leggermente dimensioni struttura, senza intaccarne armonia (iscrizione latina su ogni lato tra vaschette ALESSANDRO VII NEL IV ANNO DI PONTIFICATO RESTAURÒ ED ABBELLÌ).
Ultimo restauro (2005-2006) ha ripristinato spettacolare contrasto dei tre diversi marmi col lucente bronzo delle statue; prima di quest'ultima pulitura si stentava a distinguere materiale dall'altro.
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